Ovedasso

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Ovedasso, un balcone sulla natura che fa sognare …
Alle pendici del Monte Pisimoni, affacciato sulla riva destra del fiume Fella, a 420 metri sul livello del mare, sorge il piccolo e grazioso abitato di Ovedasso (in friulano: Ovedasj), già Comune fino al 1807.
La frazione del Comune di Moggio Udinese, si può raggiungere agevolmente in auto. La strada, attraversato il fiume Aupa, prosegue per circa tre chilometri costeggiando la Riserva Naturale Regionale della Val Alba fino a raggiungere un falsopiano dove si apre un paesaggio mozzafiato. Sulla sinistra troneggia la mole calcarea del Monte Pisimoni con i suoi 1888 metri di altezza. A destra, oltre la campagna punteggiata da campi coltivati, il pendio scende ripido tra boschi e pareti rocciose fino all’ampio letto dove scorrono le cristalline acque del fiume Fella. Sulla sponda opposta, lungo la Pontebbana, si distinguono il paese di Resiutta e l’imbocco della Val Resia, mentre sullo sfondo lo sguardo spazia, a Ovest, dal Monte Amariana, alle frastagliate cime del Plauris, fino alle creste dorate del Gruppo del Monte Canin a Est.
Proseguendo per alcune centinaia di metri si entra nell’abitato di Ovedasso, un piccolo paese dalle origini antiche. La prima fonte documentaria risale al 1136, ma durante la costruzione della strada che da Moggio porta a Ovedasso fu rinvenuta oggettistica di epoca romana che fa supporre a degli insediamenti molto più antichi. Unica testimonianza storica del passato rimasta è la Chiesa di S. Antonio Abate che fu consacrata nell’anno 1434 dal Vescovo di Concordia, Daniele Scotto.
Lasciato alle spalle Ovedasso, la strada prosegue per cinque chilometri, oltrepassando la frazione di Roveredo, per collegarsi poi, alla SS 13 Pontebbana che si snoda lungo il fondovalle verso la cittadina di Tarvisio. Il tratto Moggio - Ovedasso - congiunzione alla S.S. 13 costituisce, per gli amanti delle due ruote, una tappa alternativa panoramica lungo l’itinerario transfrontaliero della Ciclovia Alpe Adria, esempio di sviluppo della mobilità sostenibile, che da Salisburgo porta a Grado.
Oggi, la rinascita dell’economia locale si esprime attraverso la costituzione di una realtà zootecnica volta allo sfruttamento dei prati incolti, la valorizzazione degli angoli più caratteristici del paese, l’associazionismo e le iniziative turistiche.
Il turista che desidera soggiornare può rivolgersi al locale B&B oppure a privati affittacamere.
Il paese, oltre all’ospitalità, offre agli appassionati dell’escursionismo un panoramico percorso ad anello che tocca la vetta del Monte Pisimoni e che è incluso nella sentieristica dell’Alta Via del CAI, segnavia 423.
Altra imperdibile attrattiva, all’interno della Riserva Naturale della Val Alba, lungo il tortuoso Rio Simon e indicata da appositi segnavia, è la pratica del canyoning, attività riconosciuta a livello internazionale.
 
Zanotto Valerio-agosto 2022
Foto di Ovedasso invernali (Valerio)
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